DA KENNEDY A WATERGATE - FURIO COLOMBO Quindici anni di vita americana Questo libro racconta gli ultimi quindici anni di vita in America. C’è l’America di Kennedy, che si apre con una grande speranza e si chiude con un delitto; l’America di Johnson in cui, in un paradossale contrasto, si allarga la vitalità, la partecipazione, la presenza dei negri e dei giovani, ma c’è anche la guerra nel Vietnam. continua...
Le sue conseguenze, la vita e la morte di Martin Luther King e di Robert Kennedy. C’è un Paese che cresce, duro e deciso a proteggere i propri interessi, coraggioso, giovane, vulnerabile, nuovo, che cerca la povertà in mezzo al benessere. E prima di ogni crisi di energia e di risorse, punta confusamente ma con immaginazione verso “un altro modello di vita”. C’è la creatività paziente di un mondo che cambia pezzo per pezzo, nelle case, nelle famiglie, nelle scuole; la creatività estrosa e febbrile che ha segnato un decennio di arte contemporanea ( dalla Pop Art al Cinema “Underground”), violenta, entusiasmante, profetica. C’è la presenza ostinata dei negri, che non sono disposti a rinunciare ed entrano nella grande rivoluzione culturale del pianeta America, lasciando un’impronta definitiva. C’è ancora la grande forza tirante di un mondo universitario che non ha mai smesso di funzionare, la crescita della ricerca scientifica che continua sempre – con la fede e senza fede, alla luce e al buio, con e senza scopo - .C’è un mondo politico che si complica nella sospetta e irritata solitudine di Nixon, nella sua perdita di prestigio, nella grande crisi di Watergate . E che si alimenta continuamente di nuove ondate di partecipazione. C’è il pianeta lucido e implacabile delle informazioni, la “società a circuito chiuso” in cui gli schermi televisivi non si spengono mai; la voce di Dylan, di Mailer, di Ginsberg, di Castaneda, comizi , profezie, poesia, misteriose ricerche di solitudine nel sistema più ricco e affollato del mondo; la nostalgia e la mano pesante, la decisione di affrontare a tutti i costi il futuro, la tenera introversione di chi non ha perso legami con la natura, la legge implacabile dell’organizzazione. C’è il fervore, che torna ai cicli sempre nuovi, di un nuovo impegno politico, di un’altra speranza. L’America fra i Sessanta e gli Ottanta. La zona cruciale di un secolo, il suo archivio, le sue voci, le sue rivelazioni. Anche per quello che accadrà dopo.
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IL MAGNIFICO - Vita di Lorenzo de' Medici - Antonio Altomonte Che cosa si può dire di un personaggio come Lorenzo de’ Medici, di un’epoca come il Rinascimento, se non che sono reciprocamente degni l’uno dell’altra? Dominatore della Firenze della seconda metà del Quattrocento, interlocutore e rivale di principi, di re e di pontefici, mecenate e poeta, c’è nel modo di comportarsi di Lorenzo, nella corte che riunì attorno a sé, quel tanto di grandioso che sollecita la fantasia, sì da farne il Magnifico per definizione. continua...
È perciò che quasi sempre si è voluto vederlo a partire dai parametri assegnati dal suo titolo. Questa biografia di Antonio Altomonte, mentre ripercorre le tappe d’obbligo della tradizione laurenziana, vuole andare oltre: sollevare quei parametri, per intendere il Magnifico nella sua realtà più propria, nella sua complessità, nella sua umanità più esposta ai colpi della fortuna, agli alti e bassi di una vicenda indagata col passo assolutorio e magniloquente della storia. Il risultato è l’avvincente racconto di una vita straordinaria, nel quale al rigore della documentazione si aggiunge un linguaggio “narrativo” continuamente attraversato da “colte” suggestioni, ed esaltato da un taglio che mira al ritratto di un’epoca non meno che a quello del suo protagonista.
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I SOMMERSI E I SALVATI - PRIMO LEVI “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. Quali sono le strutture gerarchiche di un sistema autoritario e quali le tecniche per annientare la personalità di un individuo? Quali rapporti si creano tra oppressori e oppressi? Chi sono gli esseri che abitano la “zona grigia” della collaborazione? Come si costruisce un mostro? Era possibile capire dall’interno la logica della macchina dello sterminio? Era possibile ribellarsi? E ancora: come funziona la memoria di una esperienza estrema? Le risposte dell’autore di Se questo è un uomo nel suo ultimo e per certi versi più importante libro sui Lager nazisti. Un saggio imprescindibile per capire il Novecento e ricostruire un’antropologia dell’uomo contemporaneo. |
LA DONNA NELLA ROMA ANTICA - D. Gourevitch - M. T. Raepsaet - Charlier A dispetto di consolidati luoghi comuni, la condizione femminile nell’antica Roma non fu solo quella di persone relegate in casa e vissute all’ombra dei mariti. E non fu neppure quella tragica di personalità di primo piano come Ottavia, Agrippina, Messalina o Livia. Certo le donne romane furono mogli, madri e soprattutto garanti della riproduzione della stirpe, ma quelle che questo libro ci restituisce sono assai lontane dalle figure stereotipate che molti scrittori antichi ci hanno tramandate. continua...
Ufficialmente escluse dalla vita politica e senza possibilità di prendere la parola in pubblico, le donne hanno però svolto un ruolo significativo nella società romana. Il paziente e rigoroso lavoro di interpretazione delle fonti giuridiche, epigrafiche e archeologiche delle autrici di questo volume ci rivela che le donne ebbero un ruolo attivo e visibile, a testimonianza di una condizione moderna e talvolta autosufficiente. E soprattutto che le donne, anche se private della parola pubblica, lasciarono memoria di sé nei luoghi civici, furono spesso presenti sulla scena sociale e a volte anche in quella politica. Con uno stile chiaro e vivace questo libro comprende il periodo che va dal II sec. a . C. fino al III sec. d. C. e analizza la condizione femminile nell’ambito famigliare, nell’educazione, nel lavoro, nelle pratiche cultuali e nel complesso della società. Riservandoci anche qualche sorpresa: chi avrebbe mai detto che nell’antica Roma il divorzio era già pratica diffusa, che c’erano delle vere e proprie donne “manager” e che una di loro gestiva una squadra di gladiatori?
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LA DONNA NELL' ANTICO EGITTO - Enrichetta Leospo - Mario Tosi L’alta considerazione in cui era tenuta la donna nell’antico Egitto è testimoniata dalla grande ricchezza di immagini che essa ha ispirato e che costituisce il corredo iconografico di questo volume. Il viaggio nella vita quotidiana della società faraonica, nella famiglia e nel lavoro, nel tempio, nella rappresentazione delle divinità femminili e delle varie figure di regine ci rivela che la donna diventa “persona” nel senso più pieno del termine, cioè giuridicamente uguale al marito. “Signora della casa”, vive a fianco degli uomini e da questi è consultata per il suo equilibrio e la sua saggezza. Dedita all’ordinato svolgimento della vita di ogni giorno, la donna dell’antico Egitto esibisce quell’enigmatico fascino e quella compiaciuta serenità che ancora oggi ammiriamo in statue, dipinti murali e rilievi a perenne testimonianza di una delle più raffinate espressioni dell’arte. |
QUI PECHINO - SANDRO PATERNOSTRO Dopo sei viaggi nella Repubblica Popolare Cinese e quasi tre anni di permanenza nell’ ”osservatorio” di Hong Kong quale corrispondente della RAI –TV e del quotidiano “Il Giorno” dall’ Estremo Oriente, Paternostro ha deciso di raccogliere in volume le sue esperienze sul Paese che è ormai balzato, come Terzo Grande, alla ribalta della Storia. Il libro offre al lettore un quadro estremamente ampio e completo della Cina moderna, affollata da 750 milioni di persone impegnate a costruire una società in cui “gli uomini siano in armonia con se stessi”... continua...
È stato scritto per chi vuol capire senza preconcetti la Cina che, dopo la svolta della “diplomazia del ping-pong” e lo storico ingresso all’Onu, si avvia ad assumere un ruolo sempre più importante sulla scena mondiale. A differenza di tanti improvvisati sinologi, i quali dopo una breve sosta a Pechino presumono di avere l’esperienza di Marco Polo, Paternostro ha seguito la Cina nei suoi momenti più importanti: la “rivoluzione culturale” con i suoi sussulti e i suoi slanci iconoclasti, la polemica violenta contro i sovietici “revisionisti” e “traditori del vero marx- leninismo” , l’attuale fase di “meditata e sorridente costruzione” che coincide con una rinnovata spinta alla produttività e col desiderio di stabilire rapporti con le altre nazioni del mondo. Paternostro ha parlato con i costruttori del grande ponte metallico sullo Yang Tsé, il Fiume Azzurro, assurto a simbolo di caparbia volontà cinese capace di realizzare anche l’”impossibile”; ha visitato le “comuni agricole”, in cui ci si preoccupa di aumentare i raccolti, ma che sono soprattutto “scuole di vita” tendenti a creare un “uomo ideale”; è entrato negli ospedali dove i medici, che hanno riportato in auge la medicina tradizionale, basata sull’agopuntura, insegnano a parlare anche ai muti e a scandire il nome dell’onnipresente presidente Mao. Esperienze, conversazioni, incontri, hanno permesso a Paternostro di afferrare l’essenza del maoismo, che qui viene esposta in racconti, descrizioni cronalistiche, considerazioni storiche, osservazioni di costume, riflessioni politiche ed economiche.
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VIAGGIO INTORNO ALL'UOMO - SERGIO ZAVOLI Antologia di interviste a personaggi della cultura , della scienza, del cinema, della religione, come von Braun, A. Schweizer, Paolo VI, Fellini, Follerau, Abbe Pierre. Inoltre, colloqui con testimoni di vicende e problemi sociali italiani. Dalle parole degli intervistati, si apre una profonda riflessione sull’uomo e il suo destino nella quale il lettore viene coinvolto in un progredire di emozioni e valutazioni non sul passato ma sul presente e sul futuro... continua...
Compiendo un “Viaggio intorno all’uomo” con Sergio Zavoli ci si rende conto che la solitudine dell’uomo degli anni ’70 del Novecento è la stessa solitudine dell’uomo di oggi, e uguali sono i suoi dubbi e i suoi conflitti. Nell’introduzione all’ultima parte del libro, intitolata “L’uomo come progetto”, Sergio Zavoli offre una soluzione che può sembrare una sfida, una sfida alla solitudine e all’individualismo: “Progettare un uomo è compito dell’uomo, perché esistere non basta. Il risultato dovrebbe essere un uomo non facile, non edificante, non sacralizzato, ma libero secondo una misura umana di solidarietà e di giustizia, per cui si possa dire: aiutati che io ti aiuto; io sono responsabile di te, hai il diritto di saperlo e di pretenderlo”.
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VIVERE NELL'ANTICO EGITTO - E. Leospo - M. Tosi Il villaggio di Deir el Medina si trova nell’Alto Egitto, sulla riva occidentale del Nilo, nei pressi dell’antica Tebe, capitale dello stato faraonico durante il Nuovo Regno (circa 1540-1080 a. C.). Gli egizi chiamavano quel luogo Pa demi, “la cittadella”. Era il villaggio destinato agli operai e agli artigiani dei cantieri reali: gli artefici delle splendide tombe della Valle dei Re e delle Regine. Intere famiglie di “artisti” si tramandavano il mestiere di padre in figlio, e a causa della segretezza dei loro lavori nella necropoli reale erano soggette alla sorveglianza delle autorità. Eppure hanno sempre sottolineato la propria individualità e affermato la propria dignità di uomini. Una storia affascinante di uomini e donne che l’archeologia ci permette oggi di ricostruire attraverso i dettagli della vita quotidiana: la struttura delle case, l’organizzazione delle scuole per i bambini, l’amministrazione della giustizia, i riti religiosi, i tempi del lavoro e quelli del riposo. |