FRITTATA CON PEPERONCINO A COLAZIONE - DON ANTONIO MAZZI “Prendete questo libro, fatto di sentenze, poesie, domande, proverbi, detti e leggetelo quando e come volete, di sera, sul treno, la domenica, mentre siete in autobus e state andando a fare la spesa o mentre aspettate che bolla l’acqua della pasta. Non vi resterà sullo stomaco perché è fatto di poche parole ed è semplice, lo potete masticare a spicchi, lentamente o in fretta. L’ho paragonato a una frittata per distinguerlo dai libri impegnati, indigesti, interminabili, esausti …”. |
I CONSIGLI DI FRATE SISTO I consigli di Frate Sisto: un salto indietro nel tempo, il recupero della calda atmosfera della casa della nonna impastata degli odori e dei sapori della nostalgia. L’aroma del pane appena sfornato; i panni stasi al sole fragranti di sapone da bucato; il profumo di lavanda che invade la stanza all’atto di aprire gli armadi; la bontà dei dolci fatti in casa … Frate Sisto ci invita a tener vivo il passato, a non mandare in soffitta i rimedi del buon tempo antico tramandati in famiglia di padre in figlia, di generazione in generazione nel corso degli anni. continua...
Si tratta di piccoli accorgimenti che non possono sostituire i prodotti e i metodi moderni; ma ad essi si può ricorrere in quei giorni in cui non c’è fretta. Per esempio, scoprendo o riscoprendo che il limone aiuta a togliere le macchie di ruggine e il latte quelle di penna biro. Le bonarie ricette dei frati ci rendono partecipi dell’antica e semplice saggezza popolare, ultimo lascito dell’ormai scomparsa civiltà contadina. Questo libro fa seguito al successo televisivo della rubrica che da diversi anni Frate Sisto tiene nella programmazione mattutina del weekend di RAIDUE. E farà sicuramente felici tutti coloro che non riescono a seguire sempre la rubrica o che seguendola non hanno pensato a trascrivere i consigli per il momento in cui possono tornare utili. Riuscirà comunque, gradita a chi apprezza, come il sottoscritto, il buon senso e la sorridente umanità dell’autore.
Alessandro Cecchi Paone |
SANT'ANTONIO DI PADOVA - ALFONSO SALVINI
Sono già passati sette secoli e mezzo da quando Fernando di Lisbona, meglio noto con il nome di Antonio – cui i posteri aggiunsero “ di Padova” ha concluso la sua vita terrena (1231). Eppure è difficile trovare un santo che sia più caro alla sensibilità di tanti nostri contemporanei. Sant’Antonio di Padova deve molta della sua popolarità alla protezione taumaturgica per i suoi devoti, che a lui ricorrono per ogni necessità del corpo e dello spirito. Ma sarebbe certo ridurre a pratica poco meno che superstiziosa il suo culto, se nono ci sforzassimo di vedere in lui qualcosa di più di un eccezionale taumaturgo in vita e soprattutto dopo la sua canonizzazione. Questa biografia del Salvini può essere considerata veramente valida da questo punto di vista, nonostante il suo tono evidentemente semplice e popolare. Da un lato, infatti, non vengono trascurate le classiche “leggende” che sono, insieme ai miracoli, alla base della costante popolarità di Sant’Antonio. Ma dall’altro lato, benché non vi si trovino discussioni di fonti o di circostanze, c’è la preoccupazione di critica di precisare fin dove ci si può rifare ad una documentazione accurata e storicamente sicura, per una ricostruzione della biografia di Sant’Antonio. |